Una giornata di studio dedicata a quelle patologie che fino a qualche tempo fa non erano riconosciute e procuravano l'insuccesso scolastico a chi ne soffriva. Disturbi che affliggevano anche personaggi ben noti e di certo non tonti come Einstein o Tom Cruise, Leonardo da Vinci o Henry Ford e che invece hanno portato all'esclusione di tanti ragazzi dall'istruzione.
E' lento e svogliato, signora, forse ha sbagliato scuola era la formula consueta.
Vittoria Hayun e Filippo Gerli, studenti che non erano in grado, alla fine ce l'hanno fatta, hanno fondato la prima associazione per lo studio della dislessia, hanno scritto un libro a quattro mani, intitolato Devo Solo Attrezzarmi e hanno raccontato la loro storia davanti ad un pubblico costituito da insegnanti delle scuole spezzine e genitori e studenti col loro stesso problema. E' stato emozionante ascoltare ragazzi, che non erano adatti, raccontare delle loro difficoltà e di come le hanno superate.
Filippo e Vittoria hanno parlato con grande sicurezza dell'ostacolo che la scuola era per loro all'inizio, e, come dice Filippo, prima che 'imparasse, alla fine' a non disperdere forze e risorse. E hanno letto con abilità da attori brani del loro libro, superando la prova più terribile per un ragazzo affetto da DSA: leggere ad alta voce di fronte ad un pubblico di centinaia di persone sconosciute.
Federico Scippa, neodiplomato del Liceo Artistico e autore delle illustrazioni del libro, ha arricchito i numerosi volumi acquistati dal pubblico con suoi disegni.
Il convegno, voluto dalla Dirigente del Liceo Artistico Cardarelli, Prof.ssa Sonia Carletti, sempre in prima fila nella pratica dell'accoglienza degli studenti DSA, è stato coordinato da Luca Liguori, Docente Istituto Statale ?Einaudi-Chiodo? e Responsabile Rete Scolastica del Comune della Spezia.
Il relatore Dott. Fabio Celi, Direttore dell'U.O. di Psicologia dell'ASL di Massa Carrara e Professore di Psicologia clinica presso l'Università di Parma, ha svolto un appassionante intervento sui disturbi specifici dell'apprendimento, dislessia, discalculia, disortografia e sullo spirito del quale gli educatori si devono dotare per permettere a ragazzi spesso intelligentissimi di manifestare le loro qualità e di poter arricchire gli altri 'normali'.
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