Un benvenuto concreto

In osservanza al principio di trasparenza che regola l'azione degli uffici pubblici, si invitano i genitori, interessati ad iscrivere i loro figli ai nostri corsi, a visitare gli edifici scolastici in qualsiasi momento di apertura della scuola, rivolgendosi agli uffici di Presidenza. I Docenti vicari accompagneranno gli interessati nella visita agli spazi dove gli allievi svolgono le loro lezioni.

martedì 1 aprile 2014

LO SPECCHIO RIFLESSO


Un’aula per i bambini al tribunale di La Spezia


Il Liceo Artistico V. Cardarelli di La Spezia è stato incaricato di progettare le decorazioni e gli arredi della sala d’ascolto per i minori vittime di reati o contesi nelle separazioni. 

Quando si era bambini, una delle più potenti armi dialettiche era lo “specchio riflesso” facendosi scudo con le mani, non solo ci si difendeva efficacemente dagli sberleffi degli altri, ma li si rispediva al mittente accresciuti. È infatti ad un bambino di circa sei anni che abbiamo pensato e ci siamo ispirati….una soffice mouquette verde su cui giocare, una panchina, una casetta rifugio e animaletti amici che popolano il panorama naturale che si apre al bambino quando entra in questa stanza. 
Infatti il progetto è pensato studiato, disegnato e realizzato per ricreare una scenografia che riproponga l'idea di un bosco incantato dai colori vivaci e brillanti 
Anche a La Spezia ci sarà in Tribunale uno spazio a misura di bambino, pensato e realizzato apposta per i più piccoli, perché possano sentirsi il più possibile a loro agio anche davanti a giudici e avvocati. Si tratta dell’aula di ascolto protetto per i minori che verrà inaugurata prossimamente all’interno del Palazzo di giustizia. Realizzata in locali fino a non molto tempo fa utilizzati come archivio, la stanza potrà essere utilizzata per ascoltare minori vittime o testimoni di reati ma anche bambini in tenera età coinvolti nei procedimenti di separazione dei genitori.
«Lo scopo è quello di creare un ambiente idoneo ad accogliere i minori di 16 anni nell’ambito di procedimenti giudiziari affinchè il giudice ne possa raccogliere la testimonianza sottraendoli alla pubblicità dell’udienza ed evitando loro di subire il confronto diretto con le altre parti funzionali». La nuova unità funzionale è divisa in due locali separati ma comunicanti tra loro mediante uno specchio vedo-non vedo e un impianto a circuito chiuso composto da telecamere e microfoni: l’aula di ascolto e la sala di udienza. La stanza adibita ad aula di ascolto è destinata al colloquio tra giudice e minore e, dotata di telecamere, è stata adattata, grazie al progetto “specchio riflesso”, in modo da garantire il massimo comfort per il minore a partire dalla decorazione delle pareti e dalla realizzazione di oggetti di arredo, studiati e disegnati con lo scopo specifico di aiutare il bambino nell’esposizione riducendone il più possibile il disagio. La sala di videoregistrazione è invece destinata ad accogliere le parti processuali e i loro assistenti che grazie a uno specchio potranno, senza essere visti, osservare e ascoltare in diretta nonchè registrare ciò che avviene lì accanto. «La video-registrazione ha un’importanza fondamentale sia perché permette di valutare la mimica e la gestualità del bambino, spesso molto più significative di qualsiasi parola, sia perché esclude la necessità di ripetere più volte l’audizione nel corso del processo evitando così al minore di rivivere e rinnovare la sofferenza del trauma subito».
La realizzazione della nuova aula si inserisce in un progetto U.D.A. unità di apprendimento, che prevede il sodalizio di più professionisti – architetto, scenografo e decoratore d’interni- impegnati in una iniziativa di valore etico-sociale a favore dei più deboli, coinvolgendo allievi di piu classi (5E dell’indirizzo decorazione pittorica- 3E indirizzo architettura e ambiente- 2E-2D)
L’idea proposta dal Procuratore della Repubblica di La Spezia dott. Mario Paciarone – già protagonista della promozione per la realizzazione dell’aula protetta presso il tribunale di Macerata- ha portato alla ribalta il problema della carenza di strutture adeguate all’ascolto protetto dei minori, invitandoci ad offrire il nostro aiuto per allestire, presso il tribunale di La Spezia, tale spazio da adibire a questo scopo.
Un progetto al quale abbiamo aderito immediatamente per l'elevato contenuto sociale e civico che comporta e per confermare il segno tangibile dell’impegno concreto sul territorio da parte dei ragazzi del Liceo Artistico.
E' stato inoltre per noi motivo di particolare soddisfazione impegnarci per un’iniziativa volta a promuovere il rispetto dei diritti dei minori e a preservare il bambino in fasi particolari della sua esistenza. 
Il Liceo Artistico, chiamato a svolgere questa difficile e importante esperienza ha risposto con tutta la sensibilità, passione e professionalità possibili anche perché lo studio dell'argomento ci ha coinvolto come adulti, come uomini e donne, come esseri umani, come genitori, come educatori e ci ha fatto riflettere sull'argomento anche privatamente, in coscienza, nell'intimo.
Lo stesso studio ci ha reso più sensibili, cauti e riflessivi nell'accostarci alla classe, nell'avvicinarci ad un argomento che poteva vedere realmente il coinvolgimento di quelle stesse persone che ogni giorno abbiamo davanti, che contribuiamo a educare e formare.
Ogni giorno progettando, con il disegno, con lo studio, con la ricerca, la riflessione andava alle motivazioni, alla necessità dell'esistenza di quest'aula, e, parlare, parlarne ci ha aiutato tutti indistintamente.
Le classi individuate sono formate da ragazzi di due seconde che iniziano a capire l'importanza della scuola scelta proprio in questi frangenti, la possibilità di aiutare, di comunicare che porta anche al coinvolgimento emotivo e ad una partecipazione concreta e utile nella vita e nella società; la classe terza che ha scelto l'indirizzo Architettura e Ambiente, già convinti del percorso e della strada scelta, motivati e ancora più determinati al lavoro a cui sono stati chiamati, e la classe quinta di Decorazione pittorica, studenti ben preparati e coscienti del loro ruolo di guida nel lavoro scenografico dei fondali.
E' stato in un crescendo di motivazioni e di emozioni che il progetto ha visto la luce, nel disegnare, disegnare prima la pianta della stanzetta in scala, i prospetti le viste in 3D per le ambientazioni, il colore, le forme, lo spazio, soprattutto lo spazio…. , il bisogno di aprire questa stanza verso l'azzurro del cielo, la natura, il verde dei prati…




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