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mercoledì 31 maggio 2017

Scultura dedicata a Nostromo, gatta di strada


IL MODELLINO in creta, ora c’è. Bellissimo. E si può già pensare a come inserirlo nella scogliera, dove Nostromo viveva. E, per renderlo più dm.duro, Il può pensare ad una iIpiodu/ione in bronzo, che sfidi il passare del tempo. L’insegnante del liceo artistico Cardarelli, Anna Sgorbini, ha raccolto tutti i bozzetti elaborati dai suoi allievi, per celebrare la gatta del molo di Lerici, mancata di recente. Un’idea nata dai lericini, che amavano quella piccola creatura, libera, e vorrebbero ricordarla. Era spettacolare, Nostromo, come lo sono tutti i gatti: una gatta di strada, che si metteva a prendere il sole, e si lasciava fotografare. Cosa non scontata, perché il gatto è un essere libero, che non ama le costrizioni, e soprattutto fa sempre quello che ritiene di dover fare. Nostromo si concedeva come modella, ecco. E gli scatti di chi ha avuto la fortuna di incontrarla, ne testimoniano la personalità. A ispirare il lavoro dei ragazzi del Cardarelli, è stata in particolare una fotografia del biologo Marco Putti: che la ritrae placida e sontuosa. Il Secolo XIX aveva rilanciato l’idea della piccola scultura, Ispirandosi anche alla lettera della creativa Francesca Valeria Sommovigo, che aveva raccontato di quella “Madama Butterfly a quattro zampe, che passava il suo tempo sul muretto del molo, ammirando il mare dagli scogli, aspettando chissà cosa, lo sguardo fisso ad un punto preciso, sempre uguale. ”Non era una gatta da pesce, era “una Cleopatra con i baffi". E per questo suo fascino, era particolarmente cara a tutti. Il fotografo Matteo Trombello ha stampato apposta per l’iniziativa un suo scatto in bianco e nero della gatta: un frammento di vita, che testimonia il suo spirito libero. Chi ama gli animali, amava Nostromo: ma anche chi semplicemente le passava accanto, aveva un moto di istintiva simpatia. La targa potrà ricordarla, e potrà anche testimoniare la sensibilità dei lericini, nei confronti di ogni forma di vita.


Il lavoro dei ragazzi del Cardarelli merita un riconoscimento: merita l’esposizione dei bozzetti, tutti bellissimi. E la targa merita di essere posizionata sul muretto della scogliera. Claudia Gianstefani, consigliere delegato alla tutela animali, ha già incontrato la professoressa Anna Sgorbini, ed il sindaco Leonardo Paoletti ha dato piena adesione al progetto. Nostromo è mancata, alla fine di una lunga intensa vita. Il suo ricordo, però, è vivo: e - attraverso di lei - Lerici potrà rinnovare il patto di amicizia con tutti quei gatti di strada, che un tempo animavano i vicoli, con i loro occhi intelligenti e misteriosi.
SONDRA COGGIO


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