Un benvenuto concreto

In osservanza al principio di trasparenza che regola l'azione degli uffici pubblici, si invitano i genitori, interessati ad iscrivere i loro figli ai nostri corsi, a visitare gli edifici scolastici in qualsiasi momento di apertura della scuola, rivolgendosi agli uffici di Presidenza. I Docenti vicari accompagneranno gli interessati nella visita agli spazi dove gli allievi svolgono le loro lezioni.

martedì 31 maggio 2016

Rassegna musicale scolastica 'Note in movimento'


Si informa che mercoledì 1 giugno 2016 dalle ore 15, nell'Auditorium della nostra Scuola, si svolgerà la Rassegna musicale scolastica Note in movimento. Oltre alla nostra Scuola parteciperanno i Licei musicali di Genova, Parma, Massa, L'ingresso alla rassegna è libero per gli spettatori interessati.

X Convegno di Diritto Internazionale Umanitario

Il 28 maggio, presso il Camec, la classe 4R ha partecipato al X Convegno di Diritto Internazionale Umanitario.
Erano presenti la Prof.ssa Landini, vicepresidente della CRI di La Spezia, ed il Dott. Nardini, anche lui originario della nostra città, uno dei cinque chirurghi italiani presenti nelle zone di guerra.



giovedì 26 maggio 2016

Romeo & Juliet




Il 28 maggio alle ore 21.00 andrà in onda la rappresentazione dell'opera immortale di W. Shakespeare, Romeo and Juliet, recitata dagli allievi del Liceo Cardarelli e del Liceo Pacinotti. Musiche degli allievi del Liceo Musicale.

giovedì 19 maggio 2016

Un bronzo dedicato ad Amelio Guerrieri, a Valeriano

RILIEVO IN BRONZO DEDICATO AD AMELIO GUERRIERI 

E RESTYLING DEL MONUMENTO ALLA RESISTENZA

PIAZZA XXVI GENNAIO - VALERIANO

Nello scorso anno scolastico è stato proposto al Liceo, dall'assessore alla cultura del comune di Vezzano Ligure, il “restyling” del monumento ai Partigiani di Valeriano, con l'inserimento nel cippo esistente di un rilievo raffigurante Amelio Guerrieri *.
Il progetto ha coinvolto l'attuale classe IV C e si è concluso nel primo quadrimestre di quest'anno.

Dopo alcune lezioni sulla Resistenza tenute dall'insegnante di storia, prof.ssa Menghi e dopo un lavoro di analisi sul significato di “monumento” (monère = ricordare), le ragazze, divise in gruppi, hanno iniziato il progetto rielaborando graficamente l'immagine di Guerrieri (scegliendo di rappresentare l'uomo e non il mito e cioè partendo da immagini attuali e non usando la storica fotografia che lo ritrae, giovane, entrare nella Spezia liberata); successivamente il progetto ha preso in considerazione l'inserimento del rilievo nel cippo di pietra già esistente (con incise le frasi elaborate dallo stesso Guerrieri**) e gli interventi per rendere il monumento attuale e significativo (è stata scelta la soluzione con tre colombe che “nascono” dalla bandiera italiana per rendere l'idea di libertà e di pace).
Tutti i gruppi hanno realizzato i progetti comprensivi di ambientazione. I rilievi e i bozzetti sono stati realizzati prima in creta e poi, attraverso la formatura, in gesso per poterli dare alla fonderia. Per le colombe e per i “nastri” rappresentanti la bandiera italiana, sono stati eseguiti disegni esecutivi e un bozzetto in scala 1:1 in compensato.
La pulitura del cippo, delle scritte esistenti, l'inserimento di una nuova targa e del supporto in marmo per il rilievo sono stati eseguiti da un artigiano su nostre indicazioni.

*Amelio Guerrieri, nato a Vezzano Ligure nel 1920, comandante della Brigata Lunigiana, partecipò da protagonista alla Guerra di Liberazione nella provincia spezzina e non solo. Medaglia d'Argento al Valor Militare, è stato oggetto di una menzione speciale al Premio Exodus 2012.
Il ricordo del sindaco della Spezia Massimo Federici:
"Ci ha lasciato Amelio, che per sempre ricorderemo in quella fotografia in via Chiodo, alla testa dei partigiani che per primi entrarono nella Spezia liberata . Inconfondibile, per il suo portamento e la forza che anche in quella foto continua a trasmettere. Fu anche tra coloro che si spesero nel sostegno ai profughi ebrei che partirono dalla Spezia alla volta di Israele. E per questo esattamente un anno fa, vincendo la sua ritrosia, lo abbiamo voluto premiare nel corso del Premio Exodus.
Con Amelio se ne va una delle parti più straordinarie della storia partigiana del nostro territorio. Da allora, è stato partigiano, comandante partigiano per sempre. Quegli ideali per cui ragazzo aveva combattuto sui monti, li ha vissuti e praticati ogni attimo della sua lunga vita.
Ci ha lasciati un grande amico. Un uomo buono e forte che ha rappresentato tanto nella vita di tutti noi, di tutti coloro che hanno avuto il privilegio di entrare in contatto con lui. Lasciava una segno indelebile in tutti quelli che incontrava, tanto più potente perché lo faceva proprio grazie all’asciuttezza, alla discrezione e al rigore che lo rendevano speciale. Amelio era così. Con quella fierezza, quella misura, quella rara e sconfinata umanità, se ti prendeva sotto la propria ala non ti lasciava più. Era un uomo generoso e disinteressato. I ragazzi di cui era stato comandante durante la Resistenza hanno potuto continuare a contare su di lui, per tutta la vita. Erano la sua famiglia, i suoi ragazzi. Non li ha mai abbandonati. Durante la guerra e dopo. Anche quando lo abbiamo premiato in Sala Dante in occasione del Premio Exodus ne ho avuto la conferma da alcuni di questi suoi vecchi compagni che erano venuti a salutarlo. “Nobile esempio di solidarietà che accomuna gli uomini rendendoli fratelli.”
Questa la frase che avevamo scelto nella motivazione di quel premio. Rimarrà nei nostri cuori.
Grazie Amelio, Spezia ti vuole bene".
**
COLPO NEMICO CI FERMO'
MA VOI POTESTE AVANZARE
ORA PROSEGUITE
AFFINCHE' I NOSTRI IDEALI
NON INARIDISCANO O CADANO
ANCH'ESSI

DI QELL'ITALIA RINATA
NELLA LOTTA E NELL'ENTUSIASMO
RICOSTRUITA
CON FEDE SANGUE E AMORE
NOI QUI RESTIAMO VIGILI
PERCHE' LIBERTA' E GIUSTIZIA
ALLORA SOLTANTO NOSTRE
DIVENGANO DI TUTTI
PATRIMONIO E FORZA

classe IV C
Brozzo Gaia
Ceresini Marta
Da Pozzo Elena
Dalmazio Camilla
Delija Hatixhe
Gallerini Rossella
Ginepro Anna
Ginesi Aurora
Guaita Isabella
Lerici Laura
Micheli Lorenzo
Naseddu Agnese
Paganini Jessica
Pecini Simona
Pecini Viola
Ramaglia Elisabetta
Razzauti Valentina
Settimini Denise
Vaccarini Nicole Maya
Vattemi Giuseppina
Vergassola Aurora

il progetto e il rilievo scelti sono stati realizzati da
Camilla Dalmazio, Jessica Paganini e Nicole Maya Vaccarini 



mercoledì 18 maggio 2016

Susanna Pagano incontra gli studenti del Liceo Musicale

Il Maestro Susanna Pagano, presenta agli studenti del Liceo Musicale, la sua pubblicazione "Labirinti e circolarità" che raccoglie il frutto delle ricerche condotte dal Maestro in occasione della sua Tesi di laurea.



Susanna Pagano ha scelto e analizzato alcuni brani di Bartok, Debussy, Ligeti e Messiaen e, con cura, curiosità, intelligenza, è riuscita a vedere e scoprire che la matematica è stata musa ispiratrice dei compositori. Quindi, teoria del Caos, Frattali, Leggi, Enigmi matematici sono visti non solo come il filo conduttore di queste opere, ma anche come specchio de Il Novecento, il periodo artistico che gli artisti rappresentano

mercoledì 4 maggio 2016

Eliseo Andriolo, doppio sguardo sulla realtà


Nessuna arte, per quanto si dica o la si classifichi realista, rappresenta la realtà. Anche la fotografia, che al suo apparire costrinse la pittura ad abbandonare la mimesis spingendola verso nuove affascinanti frontiere, mai è pura realtà o verità. Quando è verità, non è arte, ma denuncia o documento. Ciò che vediamo presentato nelle immagini artistiche è sempre un mondo, e l’efficacia delle opere è direttamente proporzionale alla capacità di creare mondi particolari, riconoscibili, diversi da tutti gli altri.
Sotto questo punto di vista, non c’è il minimo dubbio che queste opere, sia prese assieme che una ad una, presentano un mondo, il mondo di Eliseo Andriolo. Non un mondo di fantasia, perché le sue opere nascono sempre da uno sguardo sul reale, ma un mondo che è appunto il risultato di una selezione di elementi accuratamente disposti e della cattura di particolari sensazioni. La natura si offre al suo sguardo come un teatro di posa, descritto con grande forza realistica, perché possiamo quasi respirare la polvere e gli odori di questi posti, ma anche con grande potenza immaginativa, perché siamo trasportati in un’atmosfera diversa, con le sue specifiche risonanze, inquietudini, curiosità.
La particolarità di questa mostra, rispetto alle tante sue precedenti, è di presentare una serie di fotografie. L’attività di fotografo, tenuta fino ad oggi rigorosamente nascosta, esplicita ancora più chiaramente la natura del rapporto che lega l’artista al reale: profondo rispetto e profonda ammirazione, quasi uno sgomento alla Caspar David Friedrich, ma anche riprocessamento in chiave artistica, dando vita a dipinti e incisioni realizzati con la macchina fotografica, ottenuti col lavoro in camera oscura per le foto analogiche e in postproduzione per le foto digitali. Campi lunghi di monti e colline, marine oppresse da nuvole sature di pioggia, greggi senza pastore che rievocano una natura ottocentesca, profondamente romantica.
Il mondo dei dipinti è ancora più deserto, come abbandonato dalle persone per una misteriosa calamità, ma i segni della loro attività rimangono, vistosi, nelle opere, dal momento che i soggetti sono quasi sempre attività commerciali: negozi e bancarelle, bar, ristoranti e depositi. Tutti luoghi dove abbondante è la presenza di merci, tante merci che nessuno vende e nessuno compra.
Nelle foto e nei dipinti, ecco dunque scattare una dimensione narrativa: viene allusa, più che raccontata, una storia perduta, confusa e inintelligibile; vengono evocati il sublime e il tragico, il destino e il passato. Vengono in mente, oltre ovviamente ai romantici inglesi (e alle romantiche! Heathcliff!), scrittori novecenteschi come Cormac McCarthy, Juan Rulfo e Roberto Bolaño, J.G. Ballard, Dino Buzzati…
Tra gli artisti, il riferimento più evidente sono le solitudini dipinte da Edward Hopper o, nel contesto italiano, i meno noti toscani Salvatore Magazzini o Marcello Scuffi. Ma, per lo spessore simbolico innescato dai tanti quadri di oggetti abbandonati, tende, vele, tessuti sventolanti, penso anche alle archeologiche testimonianze del passato costruite da Joseph Cornell o agli impacchettamenti di Christo, operazioni concettualmente diverse ma che, come avviene anche in Andriolo, svuotano di senso le cose, ne aboliscono il valore d’uso, le rendono in qualche modo tristemente inutili, perché non c’è l’uomo che le ha create e usate. Dice bene Brecht:
La casetta
fra gli alberi al lago
dal tetto fila fumo.
Non ci fosse,
come tristi allora
casa, alberi e lago.

Enrico Formica