Un benvenuto concreto

In osservanza al principio di trasparenza che regola l'azione degli uffici pubblici, si invitano i genitori, interessati ad iscrivere i loro figli ai nostri corsi, a visitare gli edifici scolastici in qualsiasi momento di apertura della scuola, rivolgendosi agli uffici di Presidenza. I Docenti vicari accompagneranno gli interessati nella visita agli spazi dove gli allievi svolgono le loro lezioni.

mercoledì 13 febbraio 2019

Artistico: Alternanza Scuola-Lavoro a Castel di Tusa

Lunedì 21 gennaio :
Arrivati  all’aereoporto di Palermo (Falcone e Borsellino) alle ore 10:00  abbiamo visitato il Palazzo dei Normanni, ovvero la più antica residenza reale d’Europa, oggi sede dell’Assemblea regionale siciliana. La quale precedentemente, è stata la dimora dei sovrani del Regno delle due Sicilie e sede imperiale con Federico II e Corrado IV.


All’interno abbiamo,avuto la possibilità di visitare la Cappella Palatina (che significa cappella del Palazzo) la quale fu voluta da Ruggero II d’Altavilla, primo re normanno di Sicilia e fu utilizzata da quest’ultimo come cappella privata nel 1130.
Finita la  pausa pranzo abbiamo visitato la chiesa e l’oratorio di San Giovanni degli Eremiti, tale posto è considerato uno degli esempi migliori per capire l’arte siculo-normanna, inoltre il posto è considerato uno dei monumenti simbolo di Palermo.
Le due tappe successive sono state l’oratorio di San Mercurio e l’oratorio di San Lorenzo, i quali anche se possedevano una tipologia di edificio  simile erano rappresentate in mondo completamente diverso: uno molto spoglio e a tratti deteriorato(oratorio di San Mercurio), e uno molto ricco e sfarzoso.


L’ultimo posto visitato della giornata è stato l’Orto Botanico dell'Università di Palermo,il quale è una istituzione museale e didattico-scientifica del Centro Servizi del Sistema Museale dell'Università di Palermo. Il Giardino accoglie oltre 12.000 specie differenti di piante.
Successivamente siamo partiti per recarci al nostro albergo a Castel di Tusa, l’Atelier sul Mare, dove siamo arrivati per le  ore 18:30 circa e, dopo la cena, la classe ha svolto una riunione per l’alternanza scuola-lavoro.



 Martedì 22 gennaio :
Terminata  la colazione, la classe ha iniziato la propria visita alla Fiumara d’arte con il pullman.
La prima opera vista è stata “La materia poteva non esserci” di Pietro Consagra:
una grande scultura frontale a due elementi, addossati, paralleli e distinti nei colori bianco e nero, in un delicato equilibrio di pieni e vuoti. Alta 18 metri, è stata realizzata in cemento armato in un contrapposto cromatico, che più delle altre, testimonia il rapporto uomo-ambiente attraverso la razionalità della sua concezione e la leggerezza con cui il cemento armato si fa forma bidimensionale e percorribile.



La seconda tappa della visita è stata l’opera di Paolo Schiavocampo intitolata “Una curva gettata alle spalle del tempo”:
 L’opera consiste in un monolite di cemento armato e ferro, collocato ai margini di una curva, che si avvolge su se stessa imitando il movimento di una vela battuta dal vento. La sua linea riproduce in verticale la curva della strada, ma, come dice lo stesso artista, essa viene "mossa dal vento silenzioso che sale dal mare".



Successivamente siamo giunti alla terza opera della Fiumara, realizzata da Italo Lanfredini, essa è intitolata “Labirinto di Arianna”:
 L’opera si rifà all’idea di labirinto cretese, che da un unico percorso, va dall’esterno al centro e dal centro ritorna verso l’esterno, attraverso un lungo corridoio a cielo aperto, tanto da avere come riferimento solo il blu del cielo. Al centro, punto di sosta, una grotta sovrastata da una pianta di ulivo. «Il labirinto è come un grande grembo, al quale si accede per andare alla ricerca di se stessi per poi rinascere».



La quarta opera visionata appartiene a Pietro Dorazio e Graziano Marini rinominata “
Arethusa”:
un’opera decorativa di grande vivacità cromatica unita al rigore formale che, con una esplosione di colori, ha investito e cambiato il volto ad un’architettura militare, la caserma dei Carabinieri di Castel di Lucio, che in genere ha un aspetto anonimo e triste. Un'opera dove il colore si nutre di luce con una limpidezza timbrica che rivela la conoscenza di tutto il percorso dell’astrattismo.


Andando verso Mistretta, abbiamo incontrato l’opera denominata “Il muro della vita” di Mauro Staccioli.



Dopo la pausa pranzo, siamo partiti alla volta dell’opera di Antonio Di Palma, chiamata “L’Energia Mediterranea”: si tratta di un’onda blu che idealmente lega la montagna al mare, un guizzo di energia in mezzo alla natura selvaggia. L’opera che si esaurisce in poche linee essenziali e si inserisce nella natura contemplandola, è un manto azzurro che sale e poi scende dolcemente, e che nella sua essenzialità sembra un movimento vibrante per uno schizzo di luce cosmica.



La penultima opera della Fiumara d’arte, di Mauro Staccioli, si chiama “38º parallelo - Piramide”:
si tratta di un tetraedro titanico cavo realizzato in acciaio corten. Parzialmente sprofondata nel territorio roccioso, presenta una fessura lungo lo spigolo occidentale che rende ancora più preciso il suo collocarsi nella specificità del luogo e nello spazio cosmico.



L’ultima opera vista, appartenente a Tano Festa, intitolata “Finestra sul mare” o “Monumento per un poeta morto”: dedicata al fratello poeta, è un inno al colore e all'infanzia, temi ricorrenti nelle opere dell'artista. La cornice, alta 18 metri, realizzata in cemento armato ed armatura ferrosa, è il trionfo dell’azzurro, non di quello che vediamo di solito sulla tavolozza di un pittore, ma di quello che c’è nell’animo, quando un poeta-scultore come Tano Festa, che fu insieme adulto e bambino, decide di affacciarsi sull’infinito. Questa enorme finestra che tenta di incorniciare il mare, esprime il senso limitato di una possibilità diversa di fermarsi con il pensiero sull’orizzonte.



Finita la visita alla Fiumara d’arte, abbiamo avuto la possibilità di  visitare le stanze d’artista, le quali costituiscono la caratteristica principale dell’albergo.
Dopo la cena, la classe si è riunita nuovamente e ha iniziato la progettazione per un disegno da riproporre su una parete dell’Atelier in cui alloggiava.

Mercoledì 23gennaio :
 La classe si è recata a Santo Stefano di Camastra dove ha potuto visitare la fabbrica di ceramica e successivamente il museo della ceramica, dove ha potuto osservare i lavori e la produzione di opere antiche del posto.
Dopo la pausa, siamo andati alla volta di Cefalù e dopo una brevissima visita della città, ci siamo diretti alla scalinata del monte di Cefalù.
Una volta scesi, abbiamo visitato la Cattedrale del posto, edificata per volere di Ruggero II d’Altavilla, re di Sicilia, Puglia e Calabria, nell’anno del Signore 1131.
Dopo un secondo giro per la città e dopo la cena all’Atelier, la classe si è riunita per una terza volta, per la progettazione e l’esecuzione di un disegno da lasciare su una parete dell’Atelier.

Giovedì 24 gennaio :
Siamo partiti da Castel di Tusa per recarci nuovamente a Palermo.
Giunti  alle ore 10:00 circa, ci siamo recati a Palazzo Abatellis, un antico palazzo nobiliare situato a Palermo e sede dal 1954 della Galleria Regionale della Sicilia, per la mostra di Antonello da Messina.
Dopo aver mangiato e aver visitato la città, ci siamo recati a Palazzo Riso, sede di un museo di Arte Contemporanea.
L’ultimo posto  visitato prima del ritorno in aereoporto, è stata la Cattedrale di Palermo, uno dei simboli più rappresentativi della città e dello stile arabo-normanno.
Successivamente alla visita a Palermo, andati all’aereoporto di Palermo alle ore 18:00 circa e abbiamo preso il volo alle ore 20:30, con arrivo a Pisa alle ore 21:55 circa.

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