Un benvenuto concreto

In osservanza al principio di trasparenza che regola l'azione degli uffici pubblici, si invitano i genitori, interessati ad iscrivere i loro figli ai nostri corsi, a visitare gli edifici scolastici in qualsiasi momento di apertura della scuola, rivolgendosi agli uffici di Presidenza. I Docenti vicari accompagneranno gli interessati nella visita agli spazi dove gli allievi svolgono le loro lezioni.

sabato 10 febbraio 2018

Alternanza scuola-lavoro 'Atelier sul mare' - 5C Artistico Cardarelli



Alternanza scuola-lavoro presso L'Atelier sul mare (Fondazione Fiumara d'arte)






L' esperienza di alternanza scuola-lavoro si è svolta all'interno del museo-albergo L'Atelier sul mare
nelle giornate comprese fra il 22/01/18 ed il 26/01/18.
L'orario pattuito è stato il seguente: il mattino dalle ore 9:00 alle ore 12:00 e il pomeriggio dalle ore 14:00 alle ore 17:00.
La classe 5°C è stata seguita dai tutor interni: Lorenza Marchesini, Salvatore Campagna e dal committente esterno nonché tutor Antonio Presti, presidente della Fondazione Fiumara d'arte.
La richiesta del committente è stata quella di progettare un segno grafico per rinnovare l'ambiente della reception, delle scale e dell'ascensore. 
E' stata esplicitamente richiesta la suddivisione in 4 gruppi così da proporre collettivamente progetti distinti.
Il primo giorno la classe ha avuto l'occasione di conoscere il tutor e di visitare le stanze dell'albergo così da poter successivamente progettare un segno grafico che fosse esteticamente armonioso e dinamico con il resto dell'albergo. Il secondo giorno abbiamo avuto modo di visitare le opere della “Fiumara d'Arte”, fattore che ci ha ispirato e ha contribuito alla realizzazione dei bozzetti richiesti.
Durante il terzo giorno sono stati elaborati individualmente i primi bozzetti e successivamente selezionati i quattro più significativi ed esteticamente dinamici.
La classe si è divisa nei gruppi richiesti e ha svilluppato così l'idea di base del proprio team. All'interno dei gruppi ci siamo suddivisi il lavoro ed abbiamo elaborato più di un centinaio di bozzetti. 
Il quarto ed ultimo giorno di progettazione abbiamo ultimato il lavoro ed abbiamo selezionato nuovamente i bozzetti più importanti per poi raccoglierli e consegnarli la mattina della partenza. Il nostro percorso di alternanza però non si è concluso con la consegna del progetto effettivo ma al contrario è continuato sotto suggerimento di Antonio Presti. Pertanto abbiamo avuto l'occasione di visitare ed ammirare i mosaici e il meravilgioso peaseggio che offre il territorio siciliano, visitando i mosaici del duomo e del chiostro di Monreale, del Duomo di Cefalù e infine della Cappella Palatina e del Palazzo dei Normanni a Palermo.



Competenze aquisite dalla classe:

La classe ha avuto modo di mettersi nella condizione di collaborare come un equipe, concordando le mansioni di ogni individuo all' interno del team e producendo una grande quantità di materiale nei tempi prestabiliti. 
Abbiamo lavorato con l'intento di soddisfare le richieste del committente, adattandoci e realizzando progetti flessibili.
Questa esperienza ha suscitato in noi grande interesse e dopo il discorso con cui si è presentato Antonio Presti si sono accessi vari dibattiti interni. 



Che cos'è ''Fiumara d'Arte ''?



L'idea di “Fiumara d'Arte” nasce nel 1982 quando, gravato di responsabilità e scosso dalla perdita del padre, Antonio Presti, che già colleziona arte contemporanea, pensa di dedicare un monumento alla memoria del padre e si rivolge allo scultore Pietro Consagra. Immagina fin da subito di non farne un semplice fatto privato, una stele del proprio giardino, ma di donare la scultura alla collettività, e pensa di collocarla alla foce della fiumara. Il progetto muta presto di segno e diventa più ampio. Antonio Presti già immagina di dar vita a un parco di sculture che coniughi il linguaggio contemporaneo all'aspra bellezza dei luoghi. L'inaugurazione della scultura di Consagra, il 12 ottobre 1986, coincide con l'annuncio del museo a cielo aperto, tra il consenso dei sindaci del comprensorio. Per cautela però, il sindaco di Tusa invia, su segnalazione della Soprintendenza di Messina un'ordinanza di sospensione dei lavori. Intanto Presti ha già contattato un altro scultore, Paolo Schiavocampo, al quale commissiona una scultura da porre al bivio tra la strada che porta a Castel di Lucio e una vecchia strada di campagna, e la allega come arredo urbano, da lui finanziato.

Venne coinvolto anche il pittore Tano Festa, di cui scopre, durante una visita al suo laboratorio a Roma, il bozzetto di Monumento per un poeta morto, dedicato al fratello Francesco Lo Savio, che decide di realizzare in dimensioni monumentali sul lungomare di Margi, tra l'entusiasmo dell'artista già sofferente e il consenso del Comune di Reitano, che autorizza con una delibera la costruzione per l'alta fama dell'artista e la valorizzazione del territorio con un'opera interamente a spese del proponente.

L'opera di Schiavocampo, dal titolo suggestivo Una curva gettata alle spalle del tempo, viene inaugurata il 30 gennaio 1988, in concomitanza con un concorso di scultura riservato ad artisti sotto i quarant'anni, bandito da Presti e per il quale ha raccolto una giuria internazionale. Tra i 55 bozzetti arrivati, vengono prescelti quelli di Antonio Di Palma e quello di Italo Lanfredini. L'opera di Festa, ribattezzata dalla gente Finestra sul mare, si inaugura invece il 24 giugno del 1989, dopo la morte dell'artista l'anno precedente, insieme alle opere Stanza di barca d’oro di Hidetoshi Nagasawa sul torrente Romei, Energia mediterranea di Antonio Di Palma e Labirinto di Arianna di Italo Lanfredini. Sempre nel 1989 viene completata anche Arethusa, la coloratissima decorazione in ceramica della caserma dei carabinieri di Castel di Lucio realizzata da Piero Dorazio e Graziano Marini.

Il battesimo del progetto complessivo della Fiumara d'arte coincide però paradossalmente con il suo arresto. Stanza di barca d'oro viene messa sotto sequestro durante l'inaugurazione. Lo stesso giorno viene notificato anche un provvedimento contro Finestra sul mare per occupazione di demanio marittimo e abusivismo edilizio. Contro le opere della Fiumara vengono avviati cinque procedimenti giudiziari e ha inizio l'intricata vicenda processuale che ne blocca di fatto il completamento, che prevedeva anche la realizzazione di opere di grandi maestri come lo spagnolo Edoardo Chillida e gli italiani Fausto Melotti e Arnaldo Pomodoro. I sindaci si tirano indietro e Presti viene lasciato solo di fronte alla giustizia, anche se al suo fianco si schiera la stampa e il mondo dell'arte. Parte anche un'interrogazione parlamentare, firmata da Bruno Zevi, Giuseppe Calderini, Massimo Teodori, e Francesco Rutelli, che chiedono al Ministro dei Beni Culturali e Ambientali di "intervenire con la massima urgenza per fare cessare lo scempio e la persecuzione delle autorità locali nei confronti dell'iniziativa di Antonio Presti che ha costituito attorno alla Fiumara di Tusa un nuovo ed eccezionale comprensorio artistico, culturale e paesaggistico di rilievo internazionale".

Né la Regione, né la Provincia, né i Comuni prendono atto della sua esistenza. Nessuno accetta il dono e si fa carico della sua tutela. Nessuno ha saputo o voluto sfruttare l'enorme potenziale turistico, e quindi economico, che essa propone in una zona peraltro tagliata fuori dai percorsi consueti, ma vicina alla turistica Cefalù. Nessuno l'ha adottata, lasciandola orfana e in balia del degrado. Non importa: ben visibili eppure clandestine, le opere della Fiumara restano la meta privilegiata di un percorso iniziatico. Presti sempre più isolato, vittima di attacchi mafiosi, decide di trasferirsi a Catania per continuare il suo impegno civile per il quartiere di Librino e a Palermo per il fiume Oreto. Nel 2005, quando si rende conto che tutto il patrimonio artistico si sta deteriorando e la manutenzione delle opere è indispensabile, il 22 aprile, decide di opporre un rifiuto a questo rifiuto dello Stato e chiude con un enorme telo blu la Finestra sul mare scrivendo in tutte le lingue la parola “chiuso”. Dice Presti: “Ci sono uomini che nella vita hanno la gioia di aprire le finestre sul mare ma quelli stessi uomini hanno la potenza di chiuderle.” Con questo gesto simbolico Presti decide di ribaltare le posizioni: sottrarre l’opera allo sguardo del pubblico è un gesto di grande forza per affermare l’esistenza della scultura come pensiero, anche a prescindere dalla materia. Questa volta è Presti a denunciare tutti i sindaci e la Regione Siciliana per incolumità civile. Interviene all’appello il presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi e finalmente, il 6 gennaio del 2006, dopo 25 anni di battaglie, viene riconosciuto il Parco di Fiumara d’arte, aiutato dal Governo regionale che ha approvato l’istituzione del percorso turistico culturale di Fiumara d’Arte.

La parola “fine” di questa vicenda, sigilla non solo l’impegno di una vita ma afferma soprattutto una vittoria “politica” dell’arte, una vittoria della forza dell’esistenza.






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