Un benvenuto concreto

In osservanza al principio di trasparenza che regola l'azione degli uffici pubblici, si invitano i genitori, interessati ad iscrivere i loro figli ai nostri corsi, a visitare gli edifici scolastici in qualsiasi momento di apertura della scuola, rivolgendosi agli uffici di Presidenza. I Docenti vicari accompagneranno gli interessati nella visita agli spazi dove gli allievi svolgono le loro lezioni.

venerdì 17 gennaio 2014

Incontro con l'Autore - ESTER ARMANINO


Biblioteca Camila Basso Castillo Liceo Artistico Musicale

Vetrine, teche e mobili espositori obbligavano a un percorso a serpentina tra innumerevoli varietà di farfalle, scarabei cornuti simili a elefanti in miniatura, insetti foglia giganti, formiche, api, calabroni, mantidi, forbicine, grilli, cavallette, scorpioni, ragni e tarantole, acari e parassiti vegetali, pulci e persino moscerini, fino alla vetrina dei nidi di insetto con un modello di termitaio in scala naturale nel quale avevo immaginato piú volte di intrufolarmi.
La cercavo lí, tra quelle vetrine. Lí c’erano tutti gli aracnidi e gli insetti del mondo, lei non poteva di certo mancare.
Mi sono fermata a osservare attentamente una mantide lunga quasi dieci centimetri, poi le farfalle sudamericane dai colori violenti. Davanti alla teca dei lepidotteri mimetici, ho aguzzato la vista per
distinguerli dall’ambiente che li circondava.
Trovarla è impossibile, ho pensato.
Lei si nasconde, si mimetizza come questi coleotteri, si è colorata per anni della vita di mio padre,
della mia famiglia, e forse è ancora lí, vicino a noi, tutt’uno con il colore di una parete e ci guarda, ci ha guardato al mare e a Natale, a cena e anche dormire, sempre presente ma invisibile, almeno per noi, che non sapevamo di lei.
[...] Fuori dal museo la luce del sole era abbacinante.
La gente mi camminava accanto, mi scontrava malamente, si specchiava nelle vetrine andando molto di fretta.
Immaginavo di fermare tutto, imbalsamare tutti e poi di continuare a camminare in mezzo a loro. Le loro ombre immobili mi coprivano e scoprivano come quelle di alberelli piantati senza logica dappertutto. Era il diorama dell’essere umano e lei si nascondeva lí, immobile e ferma contro un muro, arancione come un autobus, grigia come un palo.
Ma quante sono, pensavo, le persone che si nascondono?

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